Maggio 1966. Giuseppe Ungaretti dopo cinquant'anni torna sul Carso, nei luoghi in cui ha combattuto durante la Grande Guerra, e ha un moto di stupore: non è più un inferno. Sul libro d'onore del Comune di Gorizia lascia una dedica: "Al Municipio, alla città, segno non di una vittoria ma di una speranza di fraternità finalmente raggiunta tra gli uomini". Parole che il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna oggi ha voluto ricordare intervendo alla presentazione dell'articolato progetto dedicato a Ungaretti e al Carso che si è svolta al Teatro Verdi, perché, ha detto, racchiudono lo spirito della Capitale europea della cultura. "Perciò - aggiunge Ziberna al nostro microfono - davvero un grande personaggio, non soltanto per la parte italiana ma anche per quella slovena".

Un grande personaggio, Ungaretti, e il "testimonial" della Capitale, insieme al maggiore poeta sloveno, France Prešeren. A legarli, oltre ai versi immortali che inneggiano alla vita e all'amicizia fra le genti, è la data dell'8 febbraio, che per Ungaretti segnò la nascita (avvenuta nel 1888) e per Prešeren la morte (nel 1849). Proprio l'8 febbraio 2025 sarà inaugurata ufficialmente la Capitale europea della cultura Nova Gorica - Gorizia, della quale il progetto "Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l'anima del mondo" - una doppia mostra, a Gorizia (al Museo di Santa Chiara) e a Monfalcone (alla Galleria comunale d'arte contemporanea) dal 26 ottobre 2024 (e fino 4 maggio 2025), anticipate da uno spettacolo al debutto a Gorizia il 10 aprile - si annuncia come uno degli eventi più importanti. Realizzato in tandem con la Regione Friuli Venezia Giulia, è ideato e curato da Marco Goldin, celebre critico d'arte, che ha invitato dodici pittori italiani contemporanei a interpretare i luoghi che Ungaretti ha percorso quando combatteva.

Poesia, pittura, storia, gli elementi della mostra goriziana, un insieme che restituirà uno sguardo moderno, per incontrare un pubblico quanto più ampio, ha spiegato Goldin. "Tutto questo legato attraverso degli strumenti anche di carattere tecnologico. Faremo un grande ricorso alla parte video e multimediale. Insomma l'idea è di unire poesia e tecnologia, come a me piace sempre molto fare". Mentre a Monfalcone, in dialogo con i pittori di oggi ci saranno i grandi artisti che hanno operato nelle Venezie al tempo di Ungaretti, da Boccioni a Casorati. "Gli anni Dieci, in Veneto ma anche nel Friuli Venezia Giulia, sono un periodo straordinariamento alto, di grande modernità. E questo è quello che vedremo a Monfalcone", dice a Radio Capodistria Marco Goldin, anche autore e interprete dello spettacolo teatrale che ad aprile introdurrà le due mostre, con le musiche originali di Remo Anzovino e la partecipazione di Antonella Ruggiero. Dopo Gorizia sarà in tournée a Tolmezzo, Treviso, Monfalcone, Udine e Pordenone.


Ungaretti soldato
Ungaretti soldato