Grande affermazione al festival del Venezuela con la pellicola Lunes o martes, nunca domingo di Maruvi Leonett Villaquirán e Javier Martintereso Calvo, risultato Miglior Film per la Giuria del Concorso Ufficiale. Un’opera ispirata al classico road movie, con un approfondito lavoro sui personaggi femminili e uno sguardo tra il peso del passato, la memoria, e il futuro, la speranza. Venezuelano anche il Premio Speciale della Giuria, assegnato a Voy por tì di Carmen La Roche, che racconta il fenomeno del bullismo nell'ambito di un liceo di Caracas, con un approccio sociologico molto attuale. La pellicola Identidad tomada, l'ultimo film del regista messicano Gabriel Retes, ha ottenuto due Premi: il Premio al Miglior Interprete, andato allo stesso Gabriel Retes e il Premio alla Miglior Colonna Sonora. Il Messico ottiene anche il Premio alla Miglior Regia, assegnato a Jesús-Mario Lozano per Fuego adentro, grazie al "linguaggio cinematografico che combina abilmente fiction e documentario, ma rispettando sempre una struttura narrativa di finzione". La Miglior Sceneggiatura è del cileno Luis Alejandro Pérez, per Piola, di cui firma anche la regia, per "la capacità di costruire personaggi in modo credibile attraverso una struttura della drammaturgia coerente e fluida". Numerosi altri i premi negli altri concorsi, Contemporanea, Cinema e letteratura, Premio Malvinas, riconoscimenti e menzioni onorevoli nelle altre varie sezioni del festival. Una ripartizione di premi che, senza dimenticare le grandi cinematografie del continente, messicana, cubana, cilena e argentina in primis, ha avuto un occhio attento per quelle meno conosciute e però capaci di raccontare piccole e grandi storie locali in modo originale e mai banale, come la venezuelana e la peruviana. (miro dellore)

Foto: EPA
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