È entrata nel vivo oggi a Palazzo Pretorio di Capodistria la 22esima edizione del Forum Tomizza, annuale incontro itinerante di poeti, scrittori, letterati e uomini di buona volontà che su iniziativa dello scrittore Milan Rakovac si ispira all'opera letteraria e al pensiero dello scrittore istriano Fulvio Tomizza. Il tema scelto per questa edizione è »solidarité«, che è stato proposto nella grafia francese per i celebri riferimenti del passato. Ma la parola solidarité, derivata dal latino: solidus solido, è oggi più attuale che mai, per i riferimenti con i doveri di solidarietà prescritti da quasi tutte le Costituzioni, per la solidarietà verso chi ha subìto un'ingiustizia, per gli impegni nei vari ambiti cui gli uomini e i potenti del pianeta sono chiamati a mostrarsi solidali. Ne hanno parlato oggi con esempi e modalità di comportamento concreto, ognuno dal proprio versante di indagine, alcuni studiosi del simposio: l'esperto di culturologia fiumano Aljoša Pužar, che sulla base degli studi comparati svolti ha posto in risalto l'idea di solidarietà nei romanzi di Fulvio Tomizza, il ricercatore e docente Joel Valifuoco di Roma con esperienze di ricerca e studio a Trieste, si è soffermato sull'aspetto didattico relativo ai temi del confine alto Adriatico, temi che sono al centro del suo progetto di ricerca presso l'Università Tor Vergata di Roma. L'esperta di editoria Jedrt Jež Furlan di Lubiana ha reso partecipi i presenti con quattro racconti tratti dalla sua vita di scolara, adolescente e adulta in cui la solidarietà del prossimo ha avuto un ruolo determinante ed è stato per lei altamente formativo. Tra i relatori della giornata capodistriana del Forum anche Amelia Kraigher di Lubiana e Saša Ilić di Belgrado. Il Forum si articolerà nel pomeriggio e sera in due tavole rotonde letterarie, alla Loggia Vecchia e in Piazza Carpaccio. L'incontro riprenderà domani a Umago con la terza parte del simposio in programma alla Comunità degli italiani Fulvio Tomizza e numerosi altri appuntamenti artistici, letterari e conviviali.
Miro Dellore

Foto Irena Urbič
Foto Irena Urbič