Il tema del Futuro della libertà all'appuntamento di quest'anno nel contesto storico del centenario dell'Organizzazione internazionale PEN, volto a svolgere una riflessione critica in due tavole rotonde sul futuro ordine mondiale dettato dalle politiche internazionali e dalle novità tecnologiche, che minacciano sempre più la libertà dell'uomo. Sempre oggi al Comitato per la pace del Pen si discuterà anche sul ruolo dello scrittore in tale contesto, ossia se nell'attuale momento sociale, politico e culturale gli scrittori debbano aprirsi al dialogo o porsi su posizioni critiche verso le politiche adottate nel mondo. Partecipano all'odierna tavola rotonda lo scrittore curdo Resul Geyik, la scrittrice ungherse Elizabeth Csisery-Ronay, il giornalista francese Philipe Pujas, lo scrittore di nazionalità turco-curda Burhan Sönmez, autore del romanzo Istanbul Istanbul. A seguito delle minacce all'autonomia dei media pubblici in Slovenia partecipa alla discussione anche la presidente dell'Associazione nazionale dei giornalisti Petra Tušek Lesjak. Alla guida del centro sloveno del Pen è stata eletta nei giorni scorsi la scrittrice, editrice e pubblicista Tanja Tuma, dopo le dimissioni dello scorso febbraio per motivi personali di Tone Peršak. Nel presentare il proprio programma Tanja Tuma ha osservato come il Centro Pen della Slovenia abbia alle spalle una ricca e gloriosa storia. Fondato nel 1926 ha rappresentato un ponte costantemente aperto tra nazionalità e popoli, un esempio da seguire tra i 102 Paesi che compongono l'organizzazione mondiale, spesso in prima linea nel contrastare quanto di negativo è avvenuto nel mondo nel corso nel Novecento. Basti ricordare l'appello dello scrittore Oton Župančič, inviato ai membri del Pen alla vigilia della Seconda guerra mondiale, affinchè si oppongano al fascismo e al nazismo. (mid)

Foto: Tanja Tuma
Foto: Tanja Tuma