I libri? Mai come in questo momento, quando tanti e tante di noi sono a casa, si dimostrano un bene essenziale. Ci tengono compagnia, ci aiutano a trovare risposte alle mille domande che tutti ci poniamo sulla nostra vulnerabilità, sulla capacità di un microscopico virus di sconvolgere in poche settimane le nostre vite. Per questo in Italia diversi scrittori stanno condividendo un appello per riaprire le librerie. Con tutti gli accorgimenti e le precauzioni del caso, le stesse adottate nei supermercati e nei pochi altri esercizi commerciali rimasti aperti. Secondo la scrittrice Lidia Ravera, da cui è partita l'iniziativa, far entrare un buon romanzo nelle case degli italiani in questo periodo di isolamento è un dovere democratico. La lettura è una misura terapeutica, un supporto essenziale per superare un momento difficile che durerà ancora parecchio, dice la Ravera, a cui "Porci con le ali", celebre libro di esordio, ha aperto la strada ad una ricca attività di autrice per il cinema. Il suo appello è rivolto direttamente al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Chiede la riapertura delle librerie fra i tanti anche il "papà" del commissario Ricciardi, lo scrittore Maurizio de Giovanni, convinto che i libri siano un genere di prima necessità in questo momento. Certo i libri si vendono anche online, ma , appunto, è in gioco anche la sopravvivenza delle librerie, un settore già gravemente a rischio, dice il giallista napoletano. "Uno degli effetti successivi alla fine di questa clamorosa emergenza potrebbe essere proprio il definitivo sopravvento del commercio online sul commercio fisico, al dettaglio".
E mentre la polemica sulle librerie chiuse tocca anche altri Paesi come la Francia, tutta l'editoria soffre, piegata come altri settori dal blocco delle attività, con le vendite a picco e il lancio di nuovi titoli fatto slittare. Rinviato anche quello che è da sempre l'appuntamento più importante, il Salone del libro di Torino, in programma a maggio. Una scelta necessaria e responsabile, hanno spiegato gli organizzatori. Si sta ancora cercano una nuova data, che segnerà il ritorno alla normalità.

Ornella Rossetto