"Non è vero, non posso credere / a queste voci maligne, / che di nuovo sarà così come vent'anni or sono. / ... / Che correremo sulla terra con urla barbariche, / che uccideremo tutto, devasteremo tutto, / noi, che leggiamo Byron, Gorkij, Blok, Puškin, / ... / Oh, no ... oh, no ... / Quanto mi vergogno ... ".

È con questi versi - fra i pochi suoi tradotti in italiano (da Amalia Stulin, sul blog letterario Poetarum Silva) - che nel 1938 un Karel Destovnik-Kajuh appena sedicenne leva alto il suo grido carico di sofferenza e di dolore contro quella guerra che già era nell'aria, e che di lì a qualche anno lo avrebbe visto combattere nelle file del Fronte di liberazione e morire sotto il fuoco nazista poco più che ventunenne nel 1944, non molto lontano dalla sua Šoštanj, la località vicino a Celje dov'era nato nel 1922. Poeta partigiano, militante comunista, Eroe della Resistenza, è autore di una lirica fortemente impegnata sul versante sociale e politico. Le sue poesie, molte delle quali ispirate alla lotta partigiana, si distinguono per intensità e motiva ed efficacia espressiva, raggiunta con un stile semplice e immediato, che l'ha reso molto amato.

Una scrittura poetica, la sua, che tuttavia "non è solo un documento di quel determinato momento storico ma esprime al contempo il più profondo, il più limpido senso di umanità, di un'umanità senza tempo". Con queste motivazioni, a cent'anni dalla nascita + uno, il Ministero sloveno della cultura ha proclamato il 2023 anno di Kajuh, recuperando un progetto celebrativo boccaiato dal precedente esecutivo guidato da Janez Janša, e rendendo così omaggio a Karel Destovnik, il poeta che scriveva "Abbasso la guerra, la violenza, l'ingiustizia", che voleva parlare "per la pace, l'amore, la libertà", che sognava "lo splendore di un nuovo giorno".

Alla vigilia dell'anniversario della sua morte, che ricorre domani, una cerimonia a cui interveranno la ministra Asta Vrečko e le associazioni combattentistiche si terrà stasera allo Cankarjev dom di Lubiana, evento centrale del calendario di iniziative in corso dallo scorso dicembre.

Karel Destovnik-Kajuh (1922-1944)
Karel Destovnik-Kajuh (1922-1944)