Una piacevole consuetudine, per tanti, è diventata ritrovare anno dopo anno nel programma di Isola Cinema un buon numero di titoli italiani, tra omaggi ai grandi maestri e produzioni di registi più giovani ma che stanno facendo parlare di sé. Magari legati (in senso ampio) al nostro territorio: è il caso del friulano Alessandro Comodin, che vive a Parigi, ma gira i suoi film nella regione dove è cresciuto. Suo è il lungometraggio "Gigi la legge", un mix tra documentario e finzione vincitore del Premio speciale della giuria all'ultimo festival di Locarno, scelto per inaugurare stasera all'estivo Arrigoni la 19/esima edizione di Isola Cinema. Per citare il regista, "un pezzo di vita dell'Italia di confine". Un film, "Gigi la legge", che vale la pena di vedere - come ha scritto la critica - anche solo per la simpatia del protagonista Pier Luigi Mecchia, che nella vita reale è lo zio di Comodin e un vero vigile urbano (a San Michele al Tagliamento), ruolo che appunto interpreta nella pellicola. Venerdì, invece, passa "L'uomo senza colpa", opera prima di finzione del monfalconese Ivan Gergolet, sul dramma delle vittime dell'amianto. Mentre sabato, penultimo giorno del festival, è la volta di "Leonora addio", scritto e diretto da Paolo Taviani, per la prima volta senza il fratello Vittorio, uno struggente film sul viaggio delle ceneri di Luigi Pirandello, premiato a Berlino 2022.

Per il resto l'offerta di Isola Cinema, rassegna in cui è coinvolta - attraverso la Can - anche la comunità italiana cittadina, percorre la geografia del mondo, sia degli autori che delle loro storie, con produzioni dai Balcani ai Paesi scandinavi fino al remoto Bhutan. Perciò il consiglio è di lasciarsi guidare dalla curiosità, consultando il sito del festival per programma, luoghi e orari. Nutrito è infine il cartellone per bambini e ragazzi, con tante proposte godibilissime da parte anche di un pubblico meno giovane.