Ricomincia l'iniziativa che promuove la letteratura di libri di autori sloveni nelle traduzioni in italiano, a Trieste e nelle scuole secondarie cittadine. Si tratta della ripresa di una serie di incontri iniziati la scorsa primavera, in occasione di "Il Maggio dei Libri 2022". L'iniziativa, intitolata "Leggi un libro, conosci un autore sloveno" è stata ideata da Marco Menato, già direttore della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e da Elena Cerkvenič, operatrice culturale del Centro Italiano Femminile. Il coinvolgimento del pubblico nell'acquisto di libri di autori sloveni tradotti in lingua italiana è l'obiettivo principale di questo progetto, libri che verranno successivamente donati alle biblioteche di vari istituti scolastici.
Maria Trebiciani, presidente del CIF, ha spiegato le motivazioni che hanno portato all'organizzazione di questi appuntamenti, che si svolgeranno nel periodo che va da giovedì 19 gennaio a venerdì 16 marzo, presso la libreria Ubik di Trieste. "Perché abbiamo proposto questo ciclo di incontri? È un ciclo che segue un programma iniziato già nel 2018, e pensiamo che attraverso la letteratura e i libri si possa arrivare a una conoscenza tra persone della comunità, che dia la possibilità di superare difficoltà e problemi che indubbiamente ci sono. Crediamo che conoscendo la letteratura slovena, poi tradotta in italiano possa portare a un dialogo."
Il programma di questa iniziativa è vario e completo, si dedicherà a diversi autori sloveni, a partire da France Prešeren fino ad arrivare a Boris Pahor. Marco Menato ha sottolineato l'importanza di questi appuntamenti, nella speranza che possano ripetersi in futuro.
"Non sono soltanto dei salotti letterari questi cinque appuntamenti, che speriamo possano aumentare fino all'estate, che sono collegati tra l'altro ad altri incontri che sono stati organizzati negli anni passati, sempre grazie alla collaborazione con Elena. Ma questa volta, la cosa è un po' più strutturata in modo che questi appuntamenti possano essere una spinta alla lettura e all'acquisto dei volumi. Un altro aspetto invece è che questi primi incontri e il lavoro precedente, potrebbe e dovrebbe essere un primo seme. Perché non pensare allora ad una promozione maggiore? Se le cose vanno bene, e questo dipende anche dal pubblico, perché non far partire da Trieste quest'idea di comunicare una letteratura in lingua italiana?"
Beatrice Žiža

Foto: Radio Capodistria
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