Graffiti, illustrazioni, fumetti, graphic novel, ossia il racconto e raccordo fra immagini e parole: è il filo conduttore della ventesima Settimana della lingua italiana nel mondo, appuntamento sempre molto atteso dagli italiani all'estero e da quanti, fuori dai confini nazionali, amano e studiano la nostra lingua. Sono oltre due milioni, secondo l'ultimo rapporto della Farnesina, che fanno dell'italiano la quarta lingua mondiale in fatto di richiesta di apprendimento. Una popolarità legata alla forza di attrazione di un cultura italiana che è arte, musica, cinema, letteratura, ma anche cibo, moda, uno stile di vita. Nella rassegna sono coinvolti la rete delle rappresentanze diplomatiche e culturali italiane e altri partner attivi nella promozione linguistica (anche locali), con decine di iniziative, molte delle quali, vista l'attuale situazione sanitaria, quest'anno si svolgono online. In Slovenia la Settimana della lingua regala un'attesa mostra dedicata a Federico Fellini, " Il centenario. Fellini nel mondo". Promossa dall'Ambasciata d'Italia e dall'Istituto italiano di cultura di Lubiana, l'esposizione - salvo ulteriori misure di contenimento del virus - sarà visitabile dal 22 ottobre alla Cineteca nazionale. Mentre a Capodistria il Dipartimento di Itallianistica dell'Università celebra il centenario di Gianni Rodari, amatissimo scrittore per l'infanzia, con una mostra in calendario dal 23.
In occasione della Settimana della lingua viene diffuso gratuitamente in rete un e-book curato dall'Accademia della Crusca, la prestigiosa istituzione fiorentina su impulso della quale la Settimana è nata nel 2001. Un libro dove si scopre che parlare di graffiti, illustrazioni e fumetti in rapporto all'italiano è un modo per ripercorrere l'intera storia linguistica nazionale. Non ci sono le classiche ''nuvolette'' ma può essere considerata un fumetto ante literam l'Iscrizione della basilica romana di San Clemente, della fine dell'XI secolo, un testo noto non solo agli specialisti perché contiene una imprecazione in romanesco antico, "Fili delle pute, traite!", una battuta che non ha troppo bisogno di spiegazioni. (ornella rossetto)