È nata a fine Ottocento ma nonostante i suoi 132 di storia non sembra affatto ammuffita la Società Dante Alighieri, con i suoi 500 Comitati presenti in ogni angolo del mondo (anche in Istria e a Fiume) una realtà molto significativa per l'insegnamento della nostra lingua, insieme alle scuole italiane all'estero, gli istituti di cultura, gli enti gestori. Un'attività, l'insegnamento dell'italiano nel mondo, messa in profonda crisi dall'emergenza sanitaria. E adesso eccola, la risposta della storica istituzione alla pandemia, un progetto che è anche un omaggio al settecentenario dantesco: la nuova piattaforma digitale Dante.global, per insegnare l'italiano a distanza, formare gli insegnanti, promuovere progetti e prodotti culturali di qualità, rivolgendosi anche a professionisti e imprese. L'obiettivo per il 2021 è ambizioso: far transitare all'interno della piattaforma - realizzata con il contributo del ministero degli Esteri - un milione di persone fra utenti generici, studenti, docenti. Un bel balzo in avanti rispetto ai numeri attuali: negli ultimi due anni la Società Dante Alighieri ha raggiunto annualmente con la sua rete di scuole e Comitati circa 60 mila studenti, 70 mila soci e 250 docenti. "Ci siamo mossi per fare della crisi un processo di crescita", ha detto all'inaugurazione di Dante.global, a Roma, Andrea Riccardi, presidente della Società. L'Italia, ha affermato il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, "ha bisogno di un grande progetto di rilancio e crediamo si debba basare su lingua e cultura, a sostegno dell'economia e del turismo; e sul libro, oggetto culturale e grande industria editoriale italiana". Il capo dello Stato Sergio Mattarella presente all'incontro ha definito il sito "un'offerta a quanti sono aspiranti italiani, a quanti apprezzano la nostra cultura e il nostro modello di vita in tutto il mondo".