Sarà il lungometraggio della slovena Urša Menart “Non sarò più una perdente” ad aprire la rassegna e a concorrere con un'altra ventina di pellicole per l’Elica montonese 2019. Tra i film in gara da segnalare “La terra sotto i piedi” dell’austriaca Marie Krauzer “Oray” del giovane Mehmet Akif Büyükatalay, “Supporto le ragazze” dell’americano Andrew Bujalski che sarà ospite a Montona e ancora diverse delle pellicole premiate all’appena concluso Festival della cinematografia di Pola quali “Diario” di Dana Budisavljević che vede tra gli attori gli sloveni Igor Samobor e Boris Ostan.
Complessivamente un centinaio le pellicole in visione da oggi a sabato con proiezioni che –come tradizione vuole- partono in mattinata e proseguono per tutta la notte. Da rilevare che questa 22.esima edizione è dedicata all’esplosione del fenomeno del populismo e dei pericoli che comporta e in questo contesto saranno presentati film e documentari ungheresi , polacchi ed italiani tra i quali “Tutti a casa” della danese Lise Birk – Pedersen sull’ ascesa di Beppe Grillo e del suo Movimento 5 stelle ed il cortometraggio “Due” di Riccardo Giacconi.
Paese al centro quest’anno a Montona, la Polonia che si presenta con una serie di lungo e cortometraggi tra i quali va senz’altro nominato il pluripremiato “L’ ultima famiglia” di Jan P. Matuzynsky. Nella sezione dedicata ai cortometraggi e in quella dei documentari diversi lavori di grande pregio e dove prevale l’attuale argomento dell’immigrazione ma non solo.
Da segnalare- anche in questo contesto- la presenza della Slovenia con un documentario dedicato al noto compositore musicista e cantautore Vlado Kreslin ed uno ai “Pankrti”, primo gruppo punk nell’ex Jugoslavia; Kreslin e Pankerti che saranno presenti con concerti domani e giovedì delle magiche notti montonesi e di quello che si definisce il Festival cinematografico delle libertà e delle diversità.
Lionella Pausin Acquavita

Foto: BoBo
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