Di questo eclettico artista, pittore e grafico, professore per lunghi anni dell'Accademia di Belle Arti di Lubiana le Gallerie costiere di Pirano si sono occupate sin dal 1968, presentando le sue opere in mostre personali e collettive. Lojze Logar è stato uno degli autori più interessanti, indipendenti e particolari apparsi sulla scena pittorica a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, ai tempi della pop art. La mostra retrospettiva postuma vuole ora proporre una selezione delle opere pertinenti ai suoi ultimi due cicli pittorici, lavori che non sono stati ancora esposti nel Capodistriano. All’ultimo decennio del secolo scorso appartengono i dipinti, dal significativo titolo Intermezzozoik, che per i loro contenuti si ricollegano al millennio che stava finendo e all’attesa di quello nuovo: rappresentano la fase in cui l’autore ripiega verso un’espressione astratta più pulita, anche per la scelta di usare soluzioni monocromatiche, impiegando il blu turchese, il viola e le loro variazioni tonali. Gli acrilici del ciclo Sarcophag, realizzati dopo il 2001, sono stati invece in parte ispirati dagli avvenimenti politici e sociali di quegli anni avvenuti negli Stati Uniti, temi che nei quadri risultano enigmatici nel loro simbolismo espressivo. Alle composizioni geometriche l'artista ha aggiunto altri valori cromatici, interpretando in una sua maniera personale la situazione globale del periodo. La mostra rimarrà aperta fino al 18 aprile. (mid)

Foto: MMC RTV SLO/Logar
Foto: MMC RTV SLO/Logar