Era il periodo delle conquiste e dei trionfi quando Napoleone Bonaparte, sicuro della sua superiorità militare e strategica alimentata da continue vittorie, cambiò il volto dell'Europa. Di Napoleone conosciamo bene le imprese militari grazie alle quali riesce a conquistare mezza Europa nel volgere di un decennio, ma forse meno nota è la serie di profonde ed energiche trasformazioni istituzionali e sociali che il generale corso compie durnte il suo regno. Napoleone avvia una serie di riforme indirizzate a riorganizzare la struttura amministrativa e a modificare alcuni aspetti del sistema legislativo francese. Anzitutto cerca di rafforzare il potere centrale dello stato, oltre che il suo personale, a danno di quello esercitato da vari organismi a livello regionale e periferico. In ambito scolastico le riforme napoleoniche incidono soprattutto sull'istruzione superiore. L'approvazione del Codice civile poi è tra le principali novità legislative dell'epoca. Il cosiddetto Codice napoleonico punta sull'unificazione giuridica dello stato francese e afferma alcuni principi fondamentali, come l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libertà di iniziativa economica e l'inviolabilità della prorietà pivata. Con i giorni di gloria anche quelli della disfatta. La sconfitta di Waterloo, il 18 giugno 1815, mette fine a quella che sembrava un'inarrestabile ascesa. Esiliato nell'isola di Sant'Elena, nell'oceano Atlantico meridionale, Napoleone morirà per un cancro allo stomaco il 5 maggio 1821. Quando la notizia arrivò nel vecchio continente Alessandro Manzoni gli dedicò la famosa ode "Il 5 maggio", ma anche quando era in vita Napoleone ispirò letterati e artisti, tra questi in Slovenia il poeta Valentin Vodnik, persino compositori come Ludwig van Beethoven, che gli dedicò la famosa sinfonia Eroica. (mid)

 Foto: Wikipedia
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