Il 2020, a Pirano, si prevedeva tutto all'insegna di Giuseppe Tartini. Poi la pandemia ha scompigliato le carte e le celebrazioni in onore del grande violinista e compositore piranese morto a Padova il 26 febbraio 1770 sono rimaste ferme ai blocchi di partenza. Adesso si prova a salvare almeno il programma dei prossimi mesi, nonostante i vincoli che oggi limitano a 200 persone il numero di spettatori negli eventi dal vivo. E anche se restano le incognite legate a una ancora ridotta mobilità internazionale, avverte la vicesindaca, e presidente della Comunità degli italiani di Pirano Manuela Rojec, perché molti degli artisti attesi a Pirano arrivano dall'estero. Confermato comunque, al momento, il concerto per la Giornata della Statualità, il 23 giugno in piazza Tartini con l'Orchestra dell'Esercito sloveno, ma anche quello del violinista Uto Ughi insieme ai Filarmonici di Roma per il tradizionale appuntamento del 2 agosto, anniversario del monumento tartiniano inaugurato nel 1896. Presenti all'appello anche i concerti del Tartini Festival, che aprirà il 20 agosto con il violino di Giuliano Carmignola e riporterà a Pirano i Solisti Veneti. Si sta inoltre lavorando, informa ancora la vicesindaca, per recuperare il concerto inaugurale di febbraio che avrebbe dovuto avere come protagonisti la Nuova orchestra Busoni di Trieste e il maestro Salvatore Accardo in veste di solista. Infine, è stata posticipata al mese di luglio (ma in data ancora da definire) la presentazione del nuovo cd realizzato dal Quartetto d'archi Tartini e coprodotto dal Comune.
Se poi qualcosa dovesse andare storto c'è già il progetto di recuperare nel 2022, quando si celebreranno i 330 anni dalla nascita del musicista piranese.

Ornella Rossetto