Ad aprire la premiazione è stata Laura Pausini cantando 'Io si', il brano tratto dal film 'La vita davanti a sé' di Edoardo Ponti con Sophia Loren, candidato all'Oscar e premiato agli ultimi Golden Globe come migliore canzone originale. Niente premiazione però, il David alla miglior canzone è andato infatti a sorpresa a Checco Zalone per la sua Immigrato. Emozioni e commozione durante la cerimonia, che quest'anno si è svolta in presenza da due location, dagli storici studi televisivi 'Fabrizio Frizzi' e il Teatro dell'Opera di Roma. Il David per la miglior regia è andato a Giorgio Diritti per Volevo nascondermi, che racconta la vita del pittore Antonio Ligabue, vincitore di sette riconoscimenti sulle 15 candidature. Molto emozionante il momento che ha visto salire sul palco la figlia di Mattia Torre, l'autore di Boris e La linea verticale morto nel luglio del 2019, che ha ritirato il riconoscimento per la sceneggiatura originale di Figli. Standing ovation per Sophia Loren, 86 anni, premiata come Miglior attrice protagonista per il suo ruolo in La vita davanti a sé del figlio Edoardo. “Forse sarà l'ultimo, ma dopo tanti film ho ancora voglia di fare cinema perché senza cinema non posso vivere”, ha riveato commossa l'attrice. Il premio per la miglior attrice non protagonista è andato a Matilda De Angelis per il suo ruolo in L'incredibile storia dell’Isola delle Rose. Miglior attore protagonista è Elio Germano per la sua straordinaria interpretazione di Ligabue. Pietro Castellitto, figlio del celebre attore, è il miglior regista esordiente con il suo film già premiato a Venezia I predatori. David speciale a Monica Bellucci, mentre il Migior documentario è risultato Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, tratto dall'autobiografia del calciatore intitolata Un capitano, scritta con Paolo Condò. (mid)

Foto: Uredi
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