Ne ebbe una grande gratificazione a suo tempo Mario Schiavato da quel premio vinto - era il 2002 - per il il romanzo "Terra rossa e masiere", saga familiare ambientata a Dignano d'Istria, dove lo scrittore fiumano con radici nella provincia di Treviso ha trascorso l'infanzia. Perché il Latisana per il Nord Est era considerato, e lo è tuttora, l'appuntamento più rappresentativo della produzione letteraria del Triveneto. Nel corso degli anni il raggio d'azione del premio, istituito dall'amministrazione comunale della località friulana, si è anzi ampliato a comprendere scrittori provenienti da Slovenia, Croazia e Austria, e comunque agli autori di opere di narrativa ambientate in questa vasta area geografica, in quello che è ad oggi un concreto dialogo interculturale che conferisce alla manifestazione un respiro mitteleuropeo. Adesso il nuovo bando, i cui termini sono stati prorogati fino al 29 maggio, con cui la manifestazione celebra il suo ventisettesimo appuntamento. Il lancio del Latisana 2020 avviene in un momento drammatico, ha dichiarato l'assessora alla cultura Daniela Lizzi, ma ora più che mai c'è bisogno della grande letteratura per reagire alla pandemia.
Ad esaminare le opere pervenute sarà una giuria tecnica, che a fine agosto annuncerà la terna dei finalisti. La serata conclusiva in cui verrà proclamato il vincitore è in programma il 17 ottobre al Teatro Odeon di Latisana.
E il Coronavirus non ferma neppure la macchina del blasonato Premio Campiello. Il concorso letterario fondato da Confindustria Veneto, il più autorevole premio d'Italia insieme allo Strega, ha appena annunciato sui canali social la cinquina, tre ragazze e due ragazzi, del Campiello Giovani, collaterale del concorso maggiore. La finalissima in autunno, con big e giovani.

Ornella Rossetto