Prendiamo il caso dell'insegnamento dell'italiano - lingua di minoranza - nelle scuole slovene del Capodistriano, notoriamente in sofferenza.
Il fatto è che le politiche linguistiche pur meritevoli messe in atto dalla Slovenia oggi non bastano più, dice Irina Cavaion, ricercatrice dell'Istituto per gli studi linguistici del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria.

È lei la coordinatrice di "Contatti!", un progetto triennale per la scuola che per migliorare motivazione e apprendimento della lingua del Paese vicino fa leva appunto sulla contiguità geografica, prevedendo una serie di scambi e incontri fra istituti che siano caratterizzati da una loro regolarità e continuità nel tempo, così da consentire agli alunni di 'spendere' il prima possibile quanto appreso dal libro di testo nell'interazione con un parlante nativo o comunque molto avanzato.

In un'area linguisticamente e culturalmente plurale come la nostra, aggiunge la dottoressa Cavaion, "la didattica del contatto vuole creare relazioni attraverso l'apprendimento reciproco delle lingue".

Già sperimentata in una prima edizione nell'area della costa, grazie a un nuovo finanziamento dell'Agenzia nazionale di ricerca slovena l'iniziativa (rivolta a ragazzi fra gli 11 e i 14 anni di età) allarga ora il suo raggio d'azione, coinvolgendo scuole situate in aree poste lungo il confine italo-sloveno di Trieste - Capodistria e di Gorizia - Nova Gorica nonché, sperimentalmente, quello sloveno-croato di Sicciole e Pinguente.

"Oltre che dell'apprendimento della lingua italiana per i ragazzi delle scuole di maggioranza in Slovenia e della lingua slovena per i ragazzi delle scuole italiane in Italia (nello specifico: Muggia), si parlerà dunque - precisa ancora la coordinatrice di "Contatti!" - anche dell'insegnamento del croato".

A testimonianza dell'interesse suscitato dalla proposta, "sono stati una ventina gli insegnanti che hanno partecipato alle giornate di formazione svoltesi nelle settimane scorse, per una decina di classi e sei scuole coinvolte nel progetto, con un totale di centinaia di alunni".