È arrivato il "Tartini bis", un nuovo progetto interreg che porterà avanti il lavoro avviato con il precedente ("tARTini"), concluso nel 2020. L'obiettivo generale è dunque potenziare le attività per conservare e promuovere il patrimonio culturale di Giuseppe Tartini, il Maestro delle Nazioni, nato a Pirano nel 1692 e morto a Padova nel 1770, che ha contribuito a forgiare l'identità musicale europea; un impegno - quello di curare il suo lascito - che accomuna Italia e Slovenia, configurando un significativo ponte culturale e turistico nell'area frontaliera.

Capofila del progetto - che avrà una durata di 18 mesi ad iniziare dallo scorso giugno e può contare su 660 mila euro di finanziamento - è ora il Conservatorio Tartini di Trieste, affiancato dal Comune di Pirano (cui subentra) e da altri partner. Per l'Italia, il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e la Fondazione Luigi Bon; per la Slovenia, l'Unione italiana e l'Agenzia di sviluppo regionale Zeleni Kras (Carso verde), mentre la Comunità degli italiani di Pirano "Giuseppe Tartini" è partner associato.

Nei giorni scorsi - informa una nota del Comune di Pirano - si è tenuta al Conservatorio Tartini la riunione di avvio del progetto, occasione per fare il punto sulle attività in programma. Tra queste, la digitalizzazione di nuove fonti tartiniane, la costituzione di un'orchestra giovanile transfrontaliera e l'ampliamento del percorso turistico culturale denominato "Tartini & Friends", oltre all'organizzazione di eventi offerti gratuitamente al pubblico. Il tutto, come accennato, sulla scia della positiva esperienza del primo progetto interreg, che ha tra l'altro consentito il nuovo allestimento della casa museo di Tartini a Pirano, sede della Comunità degli italiani cittadina, e l'apertura della Stanza di Tartini nel Conservatorio triestino. Altri risultati concreti erano stati la realizzazione di un portale plurilingue legato alla figura e all'opera del musicista (discovertartini.eu) e la pubblicazione di un prezioso epistolario.