Decine e decine di sculture sparse all'ombra di olivi e cipressi. È lo scenario che si apre a chi visita il parco artistico di Forma viva, sul promontorio di Sezza. Figure in pietra a volte monumentali, lasciate in eredità da 60 anni di simposi internazionali di scultura e dai maestri che sono arrivati sulla collina protesa sul mare di Portorose per dare vita alle proprie creazioni, liberando dal blocco lapideo un'idea, un'ispirazione. Un mese, su per giù, la durata dell'evento - a cadenza biennale - ideato dalle Gallerie costiere di Pirano, nei giorni scorsi nuovamente al via. Gli artisti convocati per questa edizione, che si chiuderà il 28 ottobre, sono due, lo sloveno Ištvan Išt Huzjan, lubianese e diplomato all'Accademia di belle arti di Venezia, e la finlandese Emma Jääskeläinen: entrambi attivi sulla scena internazionale, fanno parte di quelle nuove generazioni che intendono la vocazione artistica come strumento al servizio di un'attività sociale consapevole. A Sezza saranno invitati a confrontarsi sul binomio "Arte e natura", un tema che ha segnato la teoria e la pratica dell'arte in tutti i tempi e che vede protagonisti molti scultori del panorama artistico attuale. La materia prima a loro disposizione sarà la pietra gialla d'Istria, proveniente dalle cave di Canfanaro, che tradizionalmente forniscono i blocchi, insieme a quelle di Marussici e di Orsera.

Durante lo svolgimento del simposio sono in programma diverse iniziative per coinvolgere la cittadinanza, in particolare di carattere didattico. Tra queste la pulitura di alcune sculture collocate nel parco ad opera di un restautore, e, in occasione della festa del Comune di Pirano, il 13 ottobre, un incontro informale con artisti e organizzatori. Le opere realizzate al simposio verranno presentate in occasione della chiusura, il 28 ottobre.

Uno scultore al lavoro nel parco di Forma viva
Uno scultore al lavoro nel parco di Forma viva