"L'uomo più felice del mondo", della regista macedone Teona Strugar Mitevska, è il film che aprirà stasera al Teatro Miela il 34. Trieste Film Festival. Un lavoro, già applaudito a Venezia, in cui l'autrice di Skopje ci regala un'altra delle sue storie coraggiose e dalla forte impronta femminile. "È un film che ci ha molto colpito e molto convinto, tutto ambientato a Sarajevo, un film sulla ricerca dell'amore e del perdono. Siamo sicuri che può piacere moltissimo al nostro pubblico", dice - intervistata da Barbara Urizzi - la direttrice del festival Nicoletta Romeo.

Non meno atteso è il film scelto per inaugurare le sezioni competitive, martedì 24 gennaio al Politeama Rossetti. Si tratta di "Il boemo" di Petr Václav, "sontuosa coproduzione tra Repubblica Ceca, Slovacchia e Italia, sulla storia di uno dei più grandi musicisti cechi, Josef Mysliveček, quasi coevo di Mozart, che fu molto ricercato dai teatri e dalle corti. Il film ne ripercorre le avventure, gli amori, il successo, la fama. Un film in costume che credo piacerà moltissimo".

Saranno 120 i lavori, tra film, cortometraggi e documentari, e oltre 40 i Paesi del Centro ed Est Europa rappresentati quest'anno al festival triestino, un appuntamento molto amato dai cinefili. Tanti anche gli ospiti in arrivo, e poi gli eventi speciali, come il focus dedicato alle cineaste ucraine. In generale il cinema ucraino sarà molto presente nella programmazione perché, citando ancora la direttrice, "questa cinematografia andava assolutamente sostenuta, quest'anno".

L'ultimo evento speciale, a chiudere il festival il 28 gennaio, è "Souvenir d'Italie", un documentario dedicato alla figura di Lelio Luttazzi, il grande musicista, cabarettista e swingman di origine triestina. "Un film, quindi, con cui ripercorreremo quel decennio felice - gli anni Sessanta in Italia - dove televisione, musica, cinema sembravano parlare un po' la stessa lingua. Un'epoca piena di charme, di eleganza e anche di molta ironia", spiega ancora Nicoletta Romeo.

Un cenno, per concludere, ai film sloveni. Due i lungometraggi di fiction in concorso, "Svegliami" del regista Marko Šantič e la coproduzione "Un posto sicuro", opera prima del croato Juraj Lerotić.

Il manifesto del festival triestino, omaggio all'Ucraina
Il manifesto del festival triestino, omaggio all'Ucraina