Le grandi opere amate dal pubblico, i balletti e i concerti con artisti di fama internazionale, e il Premio Oscar Nicola Piovani che ha scelto Trieste per il debutto in prima assoluta della sua nuova opera, "Amorosa presenza". Sono alcuni degli elementi principali della stagione 2021-2022 del Teatro Verdi, pronto a rialzare il sipario dopo mesi di buio in sala con un concerto che ricorderà le vittime del Covid, il 12 giugno. Evento solo su invito per i sanitari, con l'esecuzione dello Stabat Mater di Rossini. A seguire, il 25 giugno, la "Traviata" in serata di gala, e poi ancora nel corso dell'estate spettacoli come il balletto "Il lago dei cigni" e la regina dell'operetta "La vedova allegra". Di nuovo Rossini per la ripresa di dicembre con "Il Barbiere di Siviglia", mentre Nicola Piovani dirigerà in prima mondiale la sua opera a gennaio. Ispirata ad un romanzo dello scrittore Vincenzo Cerami, la prima opera lirica del maestro delle colonne sonore sta prendendo vita a teatro proprio in questi giorni. Il resto della stagione è un susseguirsi di titoli che rendono omaggio alla tradizione operistica, da "Tosca" a "Don Pasquale" a "Rigoletto", ma senza dimenticare la riscoperta di una pagina dimenticata come l'atto unico "Al mulino" di Ottorino Respighi posto a suggello del cartellone. "Proveremo emozioni tipiche di una prima volta e faremo in modo che ogni evento si possa vivere come se fosse il primo", dichiara il sovrintendente del lirico triestino, Stefano Pace. E c'è la volontà di riprendere non appena possibile anche gli appuntamenti con le scuole e le visite guidate alla scoperta del teatro.