Un appuntamento tradizionale, iconico, per celebrare in ogni latitudine la nostra lingua e grazie ad essa valorizzare le molteplici sfaccettature del Sistema Italia:
Marina Sereni, vice ministra degli Esteri, così ha presentato la Settimana della lingua italiana nel mondo, iniziativa nata nel 2001 in collaborazione con l'Accademia della Crusca e giunta ora alla sua ventunesima edizione. Un appuntamento che dal 18 al 24 ottobre vedrà impegnata ancora una volta la rete diplomatico-consolare e gli Istituti italiani di cultura all'estero, la Società Dante Alighieri, gli enti gestori e le scuole italiane all'estero con un ricco programma di eventi dedicati a "Dante, l'italiano". Nella ricorrenza del settimo centenario della morte dell'Alighieri, la Settimana della lingua si pone sia come ideale conclusione del programma di celebrazioni "Dante, 700 nel mondo" promosso dalla Farnesina, sia come preludio agli Stati generali della lingua e della creatività italiana in programma a fine novembre. Questa duplice connotazione della rassegna, ha ricordato la vice ministra, si tradurrà in un formato un po' diverso dal solito, che coniuga la valorizzazione della lingua alle multiformi espressioni del genio e della creatività dell'Italia, di cui la lingua è interprete e mediatrice. In questa ottica, ha sottolineato Marina Sereni, celebrare Dante, padre della nostra lingua, significa celebrare l'italianità in tutte le sue forme. Partendo da versi e personaggi senza tempo cantati dal poeta, cantare il genio di un Paese che continua a lasciarsi ispirare dalla complessità e dalla poliedricità dell'autore della Divina Commedia.