Nel 2021 la maggior parte dei profughi proveniva dalla Siria, 117 mila, subito dietro l'Afganistan, con 102 mila, in fuga dal paese soprattutto dopo la presa del potere da parte dei talebani, con il 70 percento circa di richiedenti costituito da uomini, il 50 percento di età compresa fra 18 e 35 anni. 23.600 richieste circa di asilo hanno riguardato minori non accompagnati, con un incremento di oltre il 60 percento rispetto al 2020. Al primo posto per richieste di asilo la Germania, con 191 mila, poi Francia, Spagna e Italia. Quest'anno il quadro in Europa si presenta dominato dall'afflusso di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Secondo gli ultimi dati a disposizione dell'agenzia europea per i richiedenti asilo le autorità competenti dei vari paesi comunitari hanno concesso finora lo status di protezione temporanea a oltre 3,4 milioni di profughi ucraini. L'attivazione di tale strumento consente di offrire a queste persone una risposta adeguata alla loro situazione concedendo uno status analogo a quello dei rifugiati, in qualsiasi paese dell'UE, per un periodo di un anno, rinnovabile, con diritto al soggiorno, accesso al mercato del lavoro, istruzione e assicurazione sanitaria senza eccessivi ostacoli burocratici. Per quanto riguarda la Slovenia, nel 2021 le richieste di protezione internazionale sono aumentate di quasi il 50 percento rispetto al 2020 e raddoppiate rispetto alla media degli ultimi cinque anni. I dati per il 2022, riferiti al periodo gennaio-maggio indicano invece un aumento delle richieste pari al 248 percento. Le unità amministrative hanno evidenziato fino al 15 giugno 7.834 richieste di protezione temporanea, dopo l'attivazione della direttiva a livello comunitario per la guerra in Ucraina. Dall'ufficio governativo per l'assistenza e l'integrazione dei migranti fanno sapere che al momento sono oltre 4 mila i profughi dall'Ucraina che hanno beneficiato della protezione temporanea, regolarizzando lo status, altri 1.400 usufruiscono della protezione internazionale o ne hanno fatto richiesta.

Delio Dessardo

Foto: BoBo
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