Foto: EPA
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Uno dei primi interventi al Vertice Ue di Bruxelles è stato quello del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento: "Non tradite i cittadini e la loro fiducia nell'Europa", la richiesta di Zelensky. "Se nessuno crede nell'Europa, cosa terrà in vita l'Unione europea? I cittadini europei non vedranno alcun beneficio se Mosca riceverà un lasciapassare da Bruxelles sotto forma di negatività nei confronti dell'Ucraina", ha aggiunto. "Vladimir Putin la userà sicuramente contro di noi e contro tutta l'Europa".
Parlando dell'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea, il capo dello Stato ha sottolineato che Kiev ha "approvato le leggi chiave" e "rispettato ogni obbligo". "Stiamo parlando di una decisione promessa", ha detto ancora Zelensky, precisando di non aver "sentito nessuna contro-argomentazione sul perché il piano concordato da tutta l'Europa" non dovrebbe essere attuato.
Secondo il premier ungherese, Viktor Orban, però "l'allargamento è un processo basato sul merito. Non ci sono eccezioni". Lo ha scritto in un post su X, dopo l'incontro con il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue, Charles Michel e Ursula von der Leyen. Un incontro definito "molto teso" da fonti diplomatiche. Budapest ha infatti ribadito la sua opposizione all'avvio dei negoziati con Kiev per l'ingresso nell'Unione, accusando Bruxelles di usare dei "doppi standard" nei confronti dell'Ucraina. L'Ungheria ritiene inoltre che l'inclusione del pacchetto di aiuti per Kiev nel bilancio comunitario rappresenti una "linea rossa" che non può essere superata prima delle elezioni europee, quando sarà insediata una nuova Commissione. E quindi fino a quel momento, sempre secondo Budapest, nel caso l'Unione europea volesse garantire un maggiore sostegno all'Ucraina, dovrà farlo attraverso un fondo ad hoc fuori dal bilancio.