Cern Foto: Reuters
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Il Cern di Ginevra, il più grande centro di ricerca al mondo è pronto a scrivere nuove pagine della scienza. Dopo tre anni di blocco il 5 luglio il Large Hedron Collider, l'accelleratore di particelle avviato per la prima volta nel 2008, ripartirà potenziato, permettendo di raccogliere nuovi dati sulle collisioni con un un'energia ed una quantità record.

A10 anni dalla scoperta della cosiddetta "particella di Dio", il bosone di Higgs, la particella che conferisce la massa a tutte le altre, i ricercatori del prestigioso centro potranno sviluppare nuove teorie e provare o meno le loro ipotesi, in questo macchinario situato a cento metri di profondità, nel quale le particelle si scontrano a una velocità prossima a quella della luce.

Tra il 2010 e il 2013, le collisioni sperimentate nell'acceleratore hanno evidenziato l’esistenza dei bosoni di Higgs che, insieme al loro campo energetico, sono considerati fondamentali nella formazione dell’Universo.

Le domande alle quali si cercherà di dare ora una risposta si concentreranno sulla "materia oscura" che ha la peculiarità di non assorbire, riflettere o emettere luce e per questo viene definita "oscura". Si tratta, in pratica, di studiare l'infinitamente piccolo per comprendere l'infinitamente grande e colmare così alcune lacune ancora esistenti nella comprensione dell'universo.

Barbara Costamagna