Nell'organizzazione della conferenza di pace sulla Libia, l'esecutivo di Berlino si è accordato con il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che assieme all'Inviato speciale Onu per la Libia, Ghassan Salamè, dirige le consultazioni per una soluzione pacifica al conflitto nel Paese nord-africano.
Intanto il Ministero della Difesa di Mosca ha riferito che il generale Khalifa Haftar "ha accolto positivamente" l'accordo sul cessate il fuoco in Libia, "prima di firmare" però ha bisogno di due giorni di tempo "per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l'esercito nazionale libico". Sempre secondo la Russia, le due fazioni libiche sono quindi d'accordo per andare avanti con la tregua che resta in vigore a tempo indeterminato.
Il premier italiano, Giuseppe Conte, ha affermato poi che "il fatto che Haftar non abbia firmato l'intesa non deve distrarci, l'importante è che ci sia un cessate il fuoco sostanziale". Conte ha pure sottolineato l'importanza di "convergere su posizioni unitarie".
Il capo dello Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, ha promesso di "infliggere una lezione" al generale Khalifa Haftar se dovesse riprendere i suoi attacchi. In caso di necessità "siamo determinati a impedire al regime siriano di violare la tregua a Idlib", ha affermato. "Se la Turchia non fosse intervenuta, Haftar avrebbe preso il pieno controllo della Libia", ha proseguito il leader turco.


E. P.

Foto: Reuters
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