Conferenza internazionale virtuale sulla Bielorussia, oggi, organizzata dall'Austria. Sono intervenuti in remoto, il cancelliere Alexander Schallenberg, assieme al ministro degli esteri, Michael Linhart. Vi hanno aderito i capi diplomazia di diversi paesi, per la Slovenia Anže Logar, oltre a quelli di Germania, Polonia, Finlandia, Estonia e Slovacchia, oltre al commissario europeo per l'allargamento, Varhelyi e la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tihanovska. Durante i lavori è stata espressa condanna per la repressione attuata dal regime di Lukashenko, la reiterata violazione dei diritti umani e la manipolazione dell'emergenza migranti come forma di pressione sull'Occidente. Il Capo dicastero degli esteri sloveno Anže Logar si è impegnato personalmente per mantenere la questione Bielorussia in cima all'agenda dell'Ue e a quella internazionale. Logar ha ribadito il suo appello alle autorità bielorusse affinché pongano fine alle violenze e alle persecuzioni, e rilasci immediatamente tutti i prigionieri politici detenuti illegalmente nel paese e indaghi su tutte le violazioni dei diritti umani e si impegnino a garantire che i responsabili siano perseguiti per i reati commessi. Il ministro ha rinnovato la sua solidarietà agli Stati membri dell'Ue al momento sotto pressione dei flussi migratori e ha espresso la disponibilità ad aiutarli.

In contemporanea alla Conferenza internazionale virtuale sulla Bielorussia, il suo presidente Alexander Lukashenko accusava le autorità di Bruxelles di rifiutare qualsiasi discussione con Minsk sul destino dei circa 2.000 migranti bloccati vicino al confine orientale dell'Ue. Lukashenko nega ogni responsabilità e accusa a sua volta l'Unione europea di non voler accogliere i migranti. "Sto aspettando che l'Ue risponda alla richiesta di 2.000 migranti" - ha detto Lukashenko. "La Germania dovrebbe accettare i migranti che vi vogliono entrare attraverso la Polonia. Nel Paese - ha detto Lukaschenko - ci sono circa 7.000 migranti, 5.000 verranno rimpatriati nei loro paesi d'origine e 2.000 verranno trasferiti in Germania attraverso un corridoio umanitario allestito dall'Ue. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha promesso che avrebbe esaminato il problema a livello europeo" - ha precisato Lukashenko che con la cancelliera ha parlato al telefono due volte la scorsa settimana. La Germania però nega di aver preso un simile accordo.

Intanto, il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro dei colloqui vi sono state la crisi dei migranti al confine tra la Polonia e la Bielorussia, le dinamiche dei prezzi dell'energia e la situazione in Ucraina.

Corrado Cimador

Foto: Reuters
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