Foto: EPA
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E' essenziale evitare ulteriori escalation in Medio Oriente, in particolare dopo gli attacchi iraniani contro Israele. Lo hanno evidenziato in una dichiarazione congiunta il Capo diplomazia europeo Borrell e il Commissario Europeo per la Gestione delle Crisi Lenarčič. Hanno invitato a una cessazione immediata delle ostilità a Gaza e ribadito l'appello per un incremento illimitato del flusso degli aiuti umanitari. Borrell e Lenarčič hanno precisato che non vi è carenza di aiuti perché ve ne sono molti ai confini con i Paesi vicini, sottolineando l'obbligo di Israele, in base al diritto internazionale, di fornire ai palestinesi beni di prima necessità. Intanto i colloqui tra Israele e Hamas sulla tregua sono in fase di stallo, secondo quanto riferito dal Premier qatariota al Thani, il quale ha precisato che la trattativa sta attraversando una fase di stallo ed è delicata. I leader europei, nel frattempo, hanno deciso di imporre sanzioni all'Iran. Lo ha riferito il Presidente del Consiglio Europeo Michel al termine del vertice, precisando che l'obiettivo è di colpire le compagnie che servono per i droni e i missili, aggiungendo che è necessario fare tutto il possibile per portare stabilità nella regione ed evitare escalation. Secondo fonti statunitensi è altamente improbabile che Tel Aviv decida di attaccare l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica, il 29 aprile prossimo, anche se la situazione è soggetta a cambiamenti repentini e che i comandanti dei Pasdaran si trovano in stato di allerta elevato. La fonte ha aggiunto che la Casa Bianca avrebbe dato luce verde all'attacco a Rafah per evitare un attacco a Teheran. Inoltre il Consiglio di Sicurezza ONU ha votato sulla richiesta presentata dall'Algeria a nome della Lega Araba affinché la Palestina divenga un membro a pieno titolo dell'ONU.

Franco de Stefani