Dopo oltre tre anni di trattative ed elezioni anticipate, Londra ha ottenuto ciò che a giugno 2016 il popolo britannico aveva richiesto tramite referendum. Il passaggio epocale, in cui la storia dell'isola e del continente hanno voltato pagina, è stato segnato dal conto alla rovescia proiettato sulla facciata di Downing Street sullo sfondo dei colori del vessillo britannici. Il Regno Unito esce dall'UE e al contempo scatta il periodo di transizione che durerà fino alla fine di dicembre 2020, solo allora il distacco sarà realtà. Durante il periodo transitorio il Regno Unito continuerà ad applicare il diritto dell'Unione ma non sarà più rappresentato nelle istituzioni dell'UE.
Nel suo ultimo discorso da premier di un paese membro, a pochi minuti dalla mezzanotte, Boris Johnson ha parlato non di una fine, ma dell'inizio di una nuova era. Nonostante l'aria di festa, nel Brexit Day ha voluto comunque ricordare coloro che in questo momento avvertono un senso di smarrimento e guardano con incertezza al futuro. Il divorzio dall'Unione europea rappresenta una svolta per la Gran Bretagna, ha sottolineato, ribadendo la necessità di riprendersi la sovranità per portare avanti i cambiamenti di cui il Paese ha bisogno su temi quali controllo dell'immigrazione, commercio e legislazione. "L'Ue, nonostante i suoi punti di forza e le ammirevoli qualità, si è progressivamente evoluta negli ultimi 50 anni verso una direzione che non si addice più' al Regno Unito", ha ancora spiegato, sottolineando l'impegno del suo governo nel costruire un Paese unito. Unione che invece ha caratterizzato negli ultimi mesi i Paesi dell'Unione europea, dimostratisi più compatti che mai nell'affrontare il nodo Brexit. A dirlo è il presidente dell'Europarlamento David Sassoli, secondo cui con l'uscita britannica inizia una nuova stagione per l'Europa. Il capo della politica estera europea Josep Borrell ha dal canto suo espresso rammarico per la decisione del Regno Unito di lasciare l'alleanza, ma ha comunque sottolineato come l'UE continui a considerare Londra uno dei suoi partner chiave. Anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha voluto lasciare aperta la porta al miglior partenariato possibile, ricordando però che nessun accordo potrà portare i vantaggi di cui godono i paesi membri e che l'isolamento non rappresenta la soluzione ai problemi del domani.


Maja Novak

Foto: Reuters
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