Foto: Reuters
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Le autorità greche per l'antiriciclaggio hanno congelato gli averi di Eva Kaili, lo ha reso noto lo stesso governo ellenico. Il provvedimento dell'Autorità greca antiriciclaggio riguarda "conti bancari, casseforti, aziende e qualsiasi altro bene finanziario". Il congelamento dei beni, secondo la stessa fonte, colpisce anche i familiari stretti di Kaili, come i suoi genitori.

Nel mirino dell'Autorità c'è anche una società immobiliare di recente costituzione nel quartiere chic ateniese di Kolonaki, che sarebbe stata creata dall'eurodeputata 44enne e dal suo compagno italiano. Intanto dal Partito popolare europeo continuano gli strali verso i socialisti italiani considerati figure "tossiche" e tra i gruppi non mancano le voci di un possibile "affare italiano", con l'indagine che, allargandosi, vede sempre più persone di origine italiana coinvolte.

Raphael Gluksmann, eurodeputato del gruppo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, potrebbe chiedere che la commissione Inge (sulle interferenze straniere) da lui presieduta affronti il caso già nelle prossime ore. "È giunto il momento di dimostrare che la democrazia non è in vendita", ha scritto sui propri canali social.

Lo scandalo legato al Qatar e alle accuse di corruzione nei confronti di alcuni membri dell'Europarlamento "è incredibile e va chiarito senza se e senza ma con tutta la severità della legge". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al Consiglio dei ministri Esteri della Ue a Bruxelles. Lo scandalo "riguarda direttamente la credibilità dell'Europa per questo dovranno esserci conseguenze in diversi ambiti", ha detto ancora Baerbock, aggiungendo che prima di tutto "serve un chiarimento completo" sulla vicenda. "Non abbiamo vissuto una cosa del genere da molto tempo", ha concluso Baerbock.

"Stiamo controllando ogni dettaglio sul registro della trasparenza - ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sull'eventuale coinvolgimento della Commissione nell'inchiesta sul Qatargate - abbiamo regole molto chiare per tutti i commissari, stiamo controllando alla luce di quello che è successo al Parlamento europeo. Finché non ci saranno nuove informazioni siamo allo status quo, ma se dovesse emergere qualcosa di nuovo dovremo reagire".

Davide Fifaco