Foto: Radio Capodistria
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Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Dobbiamo sbloccare i porti ucraini insieme", ha affermato Zelensky, secondo quanto riportato sul suo profilo Twitter. Durante il colloquio è stato sollevato il problema dell'approvvigionamento di carburante e sono stati discussi i modi per prevenire una crisi alimentare, ha riferito il leader ucraino, che ha inoltre dichiarato di aspettarsi dai propri partner europei e mondiali ulteriore supporto per la difesa.

Il primo ministro russo, Mikhail Mishustin ha invece dichiarato: "L'Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo" ed ha aggiunto: "Vengono imposte sanzioni finanziarie, economiche, umanitarie, la discriminazione e le pressioni continuano nei campi della scienza, dello sport, della cultura, e sui nostri compatrioti all'estero" e questo "per la sola ragione che stiamo proteggendo i nostri interessi nazionali" ha concluso il premier.

Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, ha ribadito che Kiev ostacola il processo negoziale con la Russia.

Intanto, secondo una nota rilasciata dall'ufficio dell'Alto commissario Onu per i diritti umani, finora sarebbero più di 4mila i civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'aggressione russa, il 24 febbraio, anche se, sempre secondo l'Alto commissario, il numero di vittime potrebbe essere molto più elevato, a causa dell'assenza di informazioni da "luoghi dove sono in corso intense ostilità" e perché "in attesa di conferma di altre segnalazioni".

Trenta esperti internazionali di diritto, nel primo rapporto indipendente dall'inizio del conflitto, spiegano che la Russia sta spingendo verso un genocidio in Ucraina e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino. Nel documento, elaborato da due istituti, uno statunitense e l'altro canadese, vengono fornite "ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l'esistenza di un'identità ucraina".

Infine, nel suo discorso per la cerimonia di laurea dei cadetti dell'Accademia navale di Annapolis, il presidente degli USA, Joe Biden, ha detto che "Vladimir Putin non solo vuole conquistare l'Ucraina", ma anche "cancellarne la cultura".

Davide Fifaco