Foto: Reuters
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"Io lavoro con i pro-europei, i pro-Nato e i pro-Ucraina". Queste le parole della presidente della Commissione europea, unica "candidata-guida" indicata dal Partito Popolare Europeo che qualche giorno fa, prima che scadessero i termini per la presentazione dei candidati, aveva confermato la sua volontà di correre per un secondo mandato. Nel gergo europeo si tratta di quei candidati che i partiti europei indicano agli elettori come loro prima scelta, nel caso escano vincitori dalle elezioni europee, per ricoprire il ruolo di leader della Commissione europea. Von der Leyen, rispondendo a una domanda circa l'ipotesi di una maggioranza sostenuta anche dal raggruppamento dei Conservatori e Riformisti Europei, si è detta consapevole che dopo le elezioni i gruppi cambiano e che di conseguenza lo faranno anche le composizioni del programma. Il Partito Popolare Europeo, il quale ha candidato Von der Leyen, "è la famiglia politica europeista di centro destra che raccoglie le forze classificabili come moderate, cristiano-democratiche e conservatrici nel segno della tradizione conservatrice liberale". Non solo è il primo partito nel Parlamento europeo dal 1999 e nell'attuale Commissione, è anche il più ampio del Consiglio d'Europa. Dopo la conferma dell'unico "candidato-guida", qual è il prossimo passo? In base al regolamento le candidature saranno esaminate dall'Assemblea politica del Ppe il 5 marzo prossimo, e a seguito della convalida verranno sottoposte al voto del Congresso di Bucarest che si terrà il 6 e 7 marzo.

B.Ž.