Le condizioni per un accordo sul commercio post-Brexit tra l'Unione europea e il Regno Unito non sono ancora state soddisfatte. Lo hanno riferito la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ed il premier britannico, Boris Johnson, in seguito ad una telefonata. La Camera dei Comuni di Londra ha infatti reintrodotto alcuni emendamenti sul confine nord-irlandese che violano l'accordo con l'Unione europea. La decisione è arrivata solo poche ore dopo che il primo ministro aveva promesso di disattivare proprio quel controverso passaggio, se si riuscirà a trovare l'accordo sui rapporti commerciali post-Brexit. Il problema è politico, quindi i due leader hanno deciso di prendere il controllo dei negoziati, a discapito de mediatori, Michel Barnier e David Frost, e si vedranno di persona "nei prossimi giorni" a Bruxelles per discutere delle questioni rimaste irrisolte, tra cui pesca, parità delle condizioni di concorrenza e governance. Lo ha confermato Downing Street. Una fonte del governo britannico ha inoltre reso noto che il fallimento dei negoziati "è del tutto possibile", infatti negli ultimi giorni non sono stati compiuti grandi passi avanti, l'accordo potrebbe quindi saltare. Secondo fonti diplomatiche dell'Ue qualche progresso è stato fatto, non è però stata compiuta nessuna mossa decisiva. Barnier ha informato i Paesi membri dell'Unione riguardo la situazione, affermando di non poter garantire il raggiungimento di un'intesa. La scadenza è prevista per domani.
Von der Leyen, assieme al presidente del Consiglio, Charles Michel, si è collegata ieri sera in videoconferenza con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ed il capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, proprio per parlare delle trattative post-Brexit e - secondo informazioni ufficiose - anche dei preparativi al vertice dei leader Ue di giovedì e venerdì, durante il quale verrà discusso anche l’accordo sulle future relazioni commerciali con la Gran Bretagna.
E. P.