La Polonia è in conflitto con Bruxelles da anni a proposito della riforma giudiziaria portata avanti dal partito conservatore al potere Diritto e Giustizia, ora le tensioni si sono ulteriormente esacerbate. La Corte di Giustizia dell'Ue ha condannato il governo polacco al termine del processo sulla procedura d'infrazione riguardante la riforma della giustizia operata dall'esecutivo di Varsavia. Alla Commissione europea la Polonia dovrà pagare una multa di un milione di euro al giorno per non aver sospeso l'applicazione delle disposizioni della normativa nazionale relative, in particolare, alle materie di competenza della Sezione disciplinare della Corte Suprema. Lo ha reso noto la stessa Corte. Il rispetto delle misure provvisorie ordinate il 14 luglio 2021 dalla Corte Ue, si legge in una nota, è necessario al fine di evitare un pregiudizio grave e irreparabile all'ordine giuridico dell'Unione europea nonché ai valori sui quali l'Unione è fondata, in particolare quello dello Stato di diritto.

La risposta di Varsavia alla multa comminata dalla Corte di Giustizia Ue non si è fatta attendere: "Punizioni e ricatti dell'Ue non sono la via giusta". L'Ue è una comunità di Stati sovrani governati da regole chiare" - ha replicato il governo polacco. "Mostrano una chiara divisione delle competenze tra Ue e Stati membri. La questione dell'organizzazione della magistratura è di competenza esclusiva degli Stati membri. Il governo della Polonia ha parlato pubblicamente della necessità di introdurre cambiamenti in questo settore che ne garantissero l'efficace funzionamento. La via delle punizioni e dei ricatti verso il nostro Paese non è quella giusta. Questo non è un modello in cui l'Ue dovrebbe funzionare: un'unione di Stati sovrani".

Il Belgio ha avvertito la Polonia di non trattare l'Ue come 'un bancomat', ignorando a propria discrezione i principi democratici e di Stato di diritto. "Non puoi intascare tutti i soldi ma rifiutare i valori" - ha riferito il primo ministro Alexander De Croo, puntando il dito contro il premier polacco Mateusz Morawiecki, che recentemente ha accusato l'Ue di aver minacciato la "terza guerra mondiale".

Corrado Cimador

Foto: EPA
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