Il vertice è copresieduto dal presidente del Consiglio europeo, dal presidente della Commissione europea e dal capo di Stato o di governo della presidenza di turno, che questa volta è il primo ministro finlandese. Rappresenta l'occasione in cui si incontrano due volte l'anno le istituzioni europee, i leader dei dipendenti europei e delle organizzazioni dei datori di lavoro per confrontarsi sulle strategie economiche e sociali dell'Unione europea volte alla crescita e all'occupazione. L'incontro autunnale sarà dedicato al tema della realizzazione dei progressi nelle dimensioni sociale ed economica per un'Europa competitiva, equa e sostenibile con particolare riguardo al ruolo delle parti sociali e del dialogo sociale. Le discussioni nel corso del vertice si concentreranno in particolare su tre ambiti: su una transizione giusta verso un'economia climaticamente neutra, investimenti nelle competenze e sul come migliorare l'accesso alla formazione per adulti ed elaborare una politica industriale a prova di futuro.

Nell'incontro primaverile, il presidente uscente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, aveva evidenziato come negli ultimi quattro anni la Commissione europea abbia posto al centro dei suoi obiettivi le politiche sociali, azione che ha favorito la creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro, portando il tasso di occupazione a livelli record. Tuttavia, per la prima volta, le due principali parti sociali hanno espresso congiuntamente in pubblico la loro delusione per l'attuale status quo nel mercato del lavoro dell'UE. In rappresentanza dei datori di lavoro hanno fatto appello a migliori condizioni di lavoro e un ambiente favorevole per le imprese, a maggiori investimenti privati e pubblici, ad una gestione più proattiva della trasformazione digitale, promuovendo l'innovazione e gli investimenti nello sviluppo delle competenze per una crescita sostenibile e inclusiva nel futuro.

Maja Novak

Foto: Reuters
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