Si acuisce di ora in ora la crisi umanitaria e diplomatica lungo la frontiera fra Polonia e Bielorussia. Al confine sono bloccate migliaia di migranti, e Varsavia per respingerli ha mobilitato 17 mila effettivi tra polizia ed esercito. Sull'altro fronte, il regime di Minsk starebbe mercanteggiando sulla vita di queste persone come strumento di pressione politica, usandoli a detta di Varsavia, come un'arma per la guerra politica del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, contro l'Unione Europea. L'Ue è intervenuta e dopo aver deciso sanzioni contro la Bielorussia ha garantito fondi da destinare alla gestione dei migranti.

La Commissione Europea ha destinato alla Polonia 114,5 milioni dal fondo destinato alla gestione delle frontiere. La posizione della Commissione Europea è che i fondi Ue non debbano essere usati per costruire muri, il che non vuol dire che le barriere fisiche non devono essere costruite - afferma il portavoce della Commissione Eric Mamer. Varsavia ha annunciato la costruzione di un muro al confine con la Bielorussia dove da settimane sono ammassate migliaia di migranti. La rabbia delle migliaia di disperati provenienti da Siria, Afghanistan, Sudan, ma soprattutto dal Kurdistan iracheno, all'addiaccio, sono concentrati in campi di fortuna vicino al valico di Kuznica, in condizioni disperate, che ha prodotto inevitabilmente lo scontro e così i migranti hanno lanciano sassi contro gli agenti polacchi, e quest'ultimi hanno risposto con i lacrimogeni. Ci provano da giorni ad attraversare il confine, ma vengono intercettati dalle guardie di confine polacche e rispediti indietro o arrestati.

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, in un colloquio avuto con il ministro degli esteri bielorusso Vladimir Makei, ha detto: "Sono persone che non potranno venire in Europa ma non dovranno morire congelate lungo la frontiera. Dobbiamo aiutarle. Lukashenko, dal canto suo, insiste sulla difesa della Bielorussia ma prosegue a far transitare le persone ai nostri confini - ha detto Borrell - trattenendoli nell'area di frontiera, mettendone le vite a rischio e spingendoli a cercare di entrare nell'Ue - e concluso - gli attraversamenti legittimi dei confini devono soddisfare i requisiti europei: ossia visti o procedure di asilo.

Corrado Cimador

Foto: Reuters
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