Foto: Radio Capodistria
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"I politici seri che vogliono ottenere risultati e non sono impegnati nell'autopromozione di fronte al loro elettorato, non possono proporre questo genere di cose". Queste le dure parole del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, commentando le proposte di pace italiane per l'Ucraina. Lavrov ha ribadito che l'Italia non ha inviato il piano a Mosca, ma "quanto appare sui media - ha aggiunto, riferendosi in particolare alle ipotesi di Donbass e Crimea sotto sovranità ucraina con uno status autonomo - provoca un sentimento di rammarico".

Il premier italiano Mario Draghi ha intanto chiamato Vladimir Putin, secondo quanto comunicato dal Cremlino. Il presidente russo, durante il colloquio telefonico, ha confermato che la Russia ha l'intenzione di garantire una fornitura ininterrotta di gas all'Italia.

Nella telefonata il presidente russo ha detto che Mosca sta facendo "sforzi per garantire una navigazione sicura nel Mar d'Azov e nel Mar Nero", affermando che è l'Ucraina ad "ostacolarla".

"Il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo", spiegano da Palazzo Chigi.

Putin ha sottolineato che la Russia è pronta ad aiutare a superare la crisi alimentare in cambio della revoca delle sanzioni.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ribadito che non accetterà nessun cambiamento sui confini in cambio del cessate il fuoco.
"Non c'è alternativa per l'Ucraina oltre a combattere gli invasori russi e vincere la guerra", afferma sui social Zelensky.

"Mosca non accetta che vogliamo far parte dell'Europa, vuole occupare l'Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine", ha detto invece il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al forum economico mondiale di Davos. "Non stiamo difendendo solo l'Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori", ha ribadito Klitschko. "Questa è la più grande guerra in Europa dal secondo conflitto mondiale e dobbiamo fermarla", ha aggiunto.

Concetto evidenziato anche dal cancelliere tedesco Olaf Sholz, che sempre da Davos ha dichiarato: "Putin non deve vincere e sono convinto che non vincerà" in Ucraina, "ha già mancato tutti i suoi obiettivi strategici".

Infine, dal fronte di guerra secondo il viceministro della Difesa ucraino, Ganna Malyar, ci sarebbero segnali di un'escalation della Russia. Malyar avverte che i combattimenti hanno raggiunto la massima intensità a est e che ci si aspetta un periodo "estremamente difficile" e "lungo".

Davide Fifaco