Lo ha annunciato Zagabria, al termine della riunione del governo Plenković. L'esecutivo ha anche deciso che la Croazia avvierà il primo febbraio l'attuazione della propria zona esclusiva.

Intanto, il governo sloveno ha dato luce verde alla costituzione del gruppo di lavoro per i colloqui trilaterali con Italia e Croazia sulla collaborazione nell'Adriatico settentrionale. Avrà il compito di mettere a punto le direttrici basilari per il rafforzamento della cooperazione, in particolare nel campo dello sviluppo economico, della connettività, dell'economia blu e della protezione globale del Mare Adriatico. Il gruppo di lavoro sarà guidato dal Ministero degli Esteri; ne faranno parte rappresentanti dei Ministeri dell'Agricoltura, dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture, dell'Interno e della Difesa. A dicembre, lo ricordiamo, si era tenuta a Trieste una prima trilaterale tra i Ministri degli Esteri italiano Luigi Di Maio, croato Gordan Grlić Radman e sloveno Anže Logar, che si erano impegnati per una rafforzata collaborazione a livello politico e di esperti. Era stata anche armonizzata una dichiarazione congiunta; il documento non era stato però firmato. Logar aveva preannunciato che la collaborazione sulla gestione dell'Adriatico sarebbe proseguita proprio a livello di esperti; in quella circostanza Gordan Grlić Radman aveva fornito rassicurazioni: "Lubiana", aveva detto, "non deve temere l'istituzione della Zona economica esclusiva croata, in quanto non andrà a minacciare gli interessi sloveni". L'appuntamento del 20 gennaio a Roma servirà anche a preparare il prossimo vertice ministeriale. Ad inizio settimana, dopo la riunione del Comitato esteri del Parlamento sloveno, che ha sostenuto le attività di Lubiana legate alla proclamazione delle zone economiche esclusive in Adriatico da parte di Italia e Croazia, Anže Logar ha annunciato che all'incontro tra i ministri dovrebbe seguirne uno tra i premier dei tre paesi, per firmare anche una dichiarazione congiunta.
Italia e Croazia avevano concordato a fine novembre la proclamazione delle rispettive zone economiche esclusive, avviando l'iter per la loro delimitazione. La Slovenia non ha la possibilità di proclamare una propria zona; lo ha stabilito pure la sentenza della Corte di arbitrato sui confini sloveno-croati.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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