Foto: AP
Foto: AP

I leader politici della Bosnia ed Erzegovina hanno salutato la raccomandazione da parte della Commissione europea al Consiglio dell'Ue di avviare i negoziati di adesione con Sarajevo, annunciata dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Hanno inoltre sottolineato che per la Bosnia ed Erzegovina la porta principale per l'Unione europea è ora aperta.
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha comunque affermato che senza una data precisa per l'avvio delle trattative, la raccomandazione ha ben poco valore. "L'avvio dei negoziati è il risultato dell'enorme e fondamentale contributo della Republika Srpska in questo processo", ha scritto Dodik sul social X, aggiungendo che il percorso europeo è importante perché rappresenta "la realizzazione di un grande obiettivo nazionale: la vita dei serbi in uno spazio economico e politico senza frontiere".
Il premier della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, Nermin Nikšić, su Facebook ha dichiarato che "la politica dei colloqui, dei compromessi, quella di evitare la retorica esagerata populista e l'esibizione quotidiana di falso patriottismo hanno ovviamente portato un grande risultato. Siamo ora sul punto di avviare i negoziati con l'Unione europea, che è stato il nostro obiettivo decennale", ha affermato Nikšić. "La Bosnia ed Erzegovina ha ancora molto lavoro da fare", ha aggiunto, "ma come fino ad ora, continuerà a difendere gli interessi del Paese in conformità con la Costituzione e a sostenere il suo percorso europeo e l'integrazione finale nell'Ue".
Tanja Fajon, a capo della diplomazia slovena, ha salutato la raccomandazione della Commissione per l'avvio delle trattative di adesione con la Bosnia ed Erzegovina. "Come sostenitrice di lunga data dell'integrazione del Paese all'Unione europea, sono lieta della raccomandazione della Commissione", ha scritto su X, "la Bosnia ed Erzegovina se lo merita". Secondo le sue parole, comunque, "ora spetta ai leader dei paesi membri dare luce verde, la Slovenia intanto continuerà ad appoggiare fermamente Sarajevo".
Soddisfatti anche gli eurodeputati sloveni: l'annuncio sull'inizio dei negoziati di adesione con la Bosnia ed Erzegovina rappresenta anche un successo per la Slovenia, grande sostenitrice del Paese.