Catalogna Foto: Reuters
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La Procura di Stato spagnola ha chiesto dai sette ai 25 anni di detenzione per 12 dei 18 ex leder catalani, che dovranno difendersi davanti al Tribunale per il ruolo svolto nel tentativo di proclamazione dell'indipendenza della Regione. Gli altri sei sono accusati di insubordinazione e rischiano soltanto una pena pecuniaria.

La pena più pesante - 25 anni di reclusione - potrebbe essere inflitta all'ex vicepresidente del governo catalano, Oriol Junqueras, accusato di ribellione e appropriazione indebita. L'ex vicepresidente del parlamento regionale, Carme Forcadell, ed altri due leader di movimenti civili per l'indipendenza, rischiano 17 anni di prigione.

L'accusa afferma che "il piano di separazione dei leader catalani prevedeva l'uso di tutti i mezzi necessari per raggiungere l'obiettivo prefissato, anche il ricorso alla violenza, per garantire questo risultato criminale, nonostante fosse stato chiaro che lo Stato non lo avrebbe mai accettato". Inoltre, i separatisti hanno incoraggiato la "mobilitazione di massa dei cittadini" che ha avuto un effetto intimidatorio. Hanno poi impiegato 17 mila uomini della polizia regionale che hanno agito seguendo i loro ordini. Anche quattro alti rappresentanti della Mossos de Esquadra sono quindi accusati di ribellione e rischiano fino a 11 anni di carcere.

I processi cominceranno all'inizio del prossimo anno. L'ex presidente catalano, Carles Puigdemont, anch'egli accusato di ribellione, non potrà però essere processato perché' si trova ancora in esilio in Belgio.

Intanto il presidente della Generalitat, Quin Torra, ha indetto una riunione di emergenza del governo catalano.