Foto: AP
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Le proteste e gli scontri tra cittadini e forze dell'ordine sono stati scatenati dall'accusa rivolta a un poliziotto, il quale avrebbe sparato e ucciso, Nahel M., un ragazzo di 17 anni alla guida di un'auto che, due giorni fa, si sarebbe opposto a un controllo stradale a Nanterre, una cittadina vicino a Parigi. La situazione è caratterizzata da grande indignazione e confusione, in quanto non è ancora disponibile una versione ufficiale dei fatti. Un video diffuso sui social media mostra il poliziotto, un brigadiere di 38 anni, puntare la pistola verso il giovane conducente dell'auto e sparare a distanza ravvicinata, causandone la morte avvenuta dopo l'intervento dell'ambulanza. Le autorità hanno avviato due inchieste: una sul comportamento del giovane durante il controllo e l'altra sull'omicidio commesso dall'agente di polizia. Le proteste si sono estese in diverse città francesi, partendo dalle periferie di Parigi e raggiungendo anche centri urbani importanti come Lione, Lille, Nizza e Tolosa. Sono stati riportati incendi e attacchi a municipi, stazioni di polizia, supermercati, mezzi di trasporto, soprattutto veicoli della polizia, banche, uffici governativi, istituzioni e scuole in diverse parti della Francia. Non ci sono ancora numeri ufficiali riguardo ai manifestanti feriti, ma si presume che siano numerosi, considerando l'ampio utilizzo di gas lacrimogeni e proiettili di gomma da parte delle forze di polizia.

Corrado Cimador