"Siamo profondamente preoccupati per il modello di comportamento negativo da parte della Russia, che è irresponsabile e destabilizzante", hanno scritto i ministri degli Esteri del G7 in una dichiarazione congiunta dopo un incontro di tre giorni a Londra. Si dicono inoltre preoccupati per la presenza dei militari russi al confine con l'Ucraina e nella penisola della Crimea. I ministri sono dispiaciuti per il deterioramento dei rapporti tra la Russia e i paesi dell'Occidente ed hanno accusato Mosca di "attività dannose" che minano i sistemi democratici di altri paesi. Preoccupante anche il peggioramento nel settore dei diritti umani in Russia, i ministri degli Esteri del G7 hanno nuovamente criticato il trattamento dell'oppositore Alexej Navalny.
Forti critiche anche nei confronti di Pechino per la repressione della minoranza musulmana degli Uiguri nella regione autonoma dello Xinjiang. I ministri hanno invitato la Cina a concedere alle Nazioni Unite l'accesso alla zona.
Nella dichiarazione congiunta si sono anche detti contrari al cambiamento dei confini nei Balcani occidentali ed hanno respinto qualsiasi tentativo di minare l'integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina.
Inoltre, i ministri degli Esteri del G7 si sono impegnati a collaborare con l'industria farmaceutica per rafforzare la produzione dei vaccini contro il Covid-19, dei farmaci e degli strumenti diagnostici e dei loro componenti. Infine, si sono impegnati a sostenere finanziariamente il meccanismo internazionale Covax per consentire la distribuzione rapida ed equa dei vaccini.


E. P.

Foto: Reuters
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