Paura oggi nella capitale britannica: un uomo, con indosso un finto giubbotto esplosivo, ha accoltellato alcuni passanti al London Bridge. Scotland Yard ha qualificato l'accaduto come "terrorismo".
Gli utlimi dati parlano di oltre 10 persone ferite, di cui due sono decedute in ospedale. La polizia ha confermato che anche l’aggressore è morto per le ferite riportate dagli spari degli agenti. Prima di essere stato neutralizzato, l'aggressore è stato fermato da dei passanti.
Il responsabile dell'antiterrorismo di Scotland Yard ha confermato che "il sospetto è morto sul posto", "indossava un equipaggiamento che al momento" si ritiene "fosse un falso ordigno esplosivo", ha aggiunto, ribadendo che l'episodio è indagato come un atto di terrorismo, senza però fornire dettagli sulla possibile matrice né comunicare l’identità dell'aggressore.
L'area del ponte resta isolata, come anche alcuni luoghi pubblici attorno. Per ragioni di sicurezza, il palazzo che ospita gli uffici di News UK è stato evacuato. Ricordiamo che già in passato la zona è stata teatro di un attentato di matrice jihadista.
Il premier britannico, Boris Johnson, è intanto tornato a Londra per seguire da vicino gli sviluppi dell'attacco. In un tweet ha inoltre condannato l'aggressore, manifestando vicinanza alle vittime.
Il leader del Labour, Jeremy Corbyn, ha ringraziato gli agenti e i soccorritori, affermando che i suoi pensieri sono con tutti quelli che sono rimasti coinvolti nell'attacco.


E. P.

Foto: AP
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