Foto: The Epoch Times
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“È un passo cruciale nella lotta contro l’immigrazione” ha dichiarato il ministro degli Interni britannico, James Cleverly, parlando dell’accordo siglato che ha dato spazio alla gestione delle frontiere. Una maggiore collaborazione nell’intelligence e nell’uso dei droni sono le basi dell’intesa tra Regno Unito e Unione europea, la quale segna un ritorno di collaborazione. Servono soluzioni e ambizioni condivise con Bruxelles ha continuato il ministro, per combattere la criminalità organizzata responsabile del traffico di esseri umani, ma anche l’immigrazione che avviene attraverso il canale della Manica, da qui la necessità di un’intesa riguardante l’utilizzo di nuove tecnologie, come i droni, nelle sorveglianze in mare. Nei prossimi mesi verranno intensificate le discussioni tra le due parti per “concordare piani operativi e di cooperazione” che prevedano un’ampia gamma di attività congiunte, soprattutto dal punto di vista dell’analisi dei rischi, dello scambio di informazioni, della condivisione delle competenze nel settore del rimpatrio e della gestione delle frontiere e della cooperazione tecnica e operativa. L’accordo in particolare potrebbe dispiegare personale e funzionari di collegamento da “entrambi i lati” della Manica, “per scopi di osservazione, coordinamento o consulenza”. Il direttore della Border Force britannica e il direttore esecutivo di Frontex hanno firmato l’accordo, un capitolo sui migranti che costituisce uno degli ambiti in cui il Regno Unito, nel post-Brexit, vuole portare avanti la collaborazione con l’Unione europea.

B.Ž.