Foto: EPA
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La Danimarca è il primo paese in Europa ad annunciare l’introduzione di un certificato digitale per la vaccinazione contro il Coronavirus. La prova dell'effettuata vaccinazione sarà prossimamente disponibile sul sito web della sanità pubblica danese e su una correlata applicazione mobile.
Una prima sperimentazione sarà lanciata sul sito del ministero della salute già alla fine di febbraio e corrisponderà al pass per il tampone al Covid-19, che è attualmente usato come documentazione per i test che risultano negativi. Una soluzione che per entrare in piena operatività richiederà ancora tre o quattro mesi ha detto il ministro delle finanze danese Morten Beskov, e la cui introduzione dovrebbe portare ad “una graduale e tranquilla riapertura di tutta la società danese".

Anche la Svezia, paese che non ha mai applicato un lockdown totale, ha annunciato un progetto simile con l’introduzione di un passaporto vaccinale digitale entro l'estate. Il governo ha incaricato l'Agenzia svedese per l'amministrazione digitale (Digg) di sviluppare un'infrastruttura tecnologica per la documentazione dei certificati di vaccinazione, tenendo però conto anche degli sviluppi che su questo fronte potrebbero esserci nei prossimi mesi a livello mondiale ed europeo.

Un progetto rivolto soprattutto al mondo dell’imprenditoria che è stato chiamato a collaborare in ambo i paesi, visto che a giovarne maggiormente, almeno in una prima fase, sarebbe proprio questo settore con un ritorno agli scambi abituali ed il conseguente rilancio dell’economia.

Intanto anche i membri del Consiglio europeo, guidati dal presidente Charles Michel, hanno concordato il 27 gennaio scorso, di impegnarsi in uno sforzo comune per creare un unico certificato europeo di vaccinazione, senza fornire però nè una deadline nè vere e proprie linee guida; anche perché per ora all'interno dell'Unione europea la strada sembra ancora tutta in salita, viste le resistenze registrate in molti paesi nei confronti di questo progetto.

Barbara Costamagna