Theresa May e Jean-Claude Juncker Foto: Reuters
Theresa May e Jean-Claude Juncker Foto: Reuters

"Sono stati fatti grandi progressi nell'incontro fra il presidente Juncker e il Primo ministro May: il lavoro continua", ha detto il portavoce della Commissione europea. Anche secondo la premier britannica l'incontro e' stato buono. May si dice ottimista, il colloquio con Juncker è servito a dare impulso alla parte finale delle trattative sulla cornice delle relazioni post Brexit da allegare all'intesa già raggiunta sul divorzio. "Spero possa condurre alla soluzione delle questioni rimaste", ha dichiarato ancora la premier.

May ha poi annunciato un secondo incontro con il presidente della Commissione Ue, previsto per sabato, per parlare di come garantire una conclusione di questo processo che sia nell'interesse di tutti i cittadini.

Dopo la conferma da parte del governo britannico della bozza sull'accordo di divorzio, al vertice la premier si attende anche la benedizione da parte degli altri 27 Paesi Ue. L'intesa sulla Brexit dovrà poi essere ratificata dal Consiglio dell'Unione europea, dal Parlamento europeo e da quello britannico. Dall'annuncio sulla bozza d'accordo, a Londra gli animi non si sono ancora placati, il governo May è infatti appeso ad un filo. Il primo ministro deve fare i conti con gli unionisti nordirlandesi del DUP, contrari all'intesa, che indebolisce la sovranità britannica nell'Irlanda del Nord. Ultimamente pressioni arrivano anche dalla Spagna, che minaccia di non appoggiare l'accordo se le trattative riguardo lo status di Gibilterra non verranno svolte separatamente tra Londra e Madrid.