Manifestazioni in Irlanda a favore dell'aborto volontario Foto: Reuters
Manifestazioni in Irlanda a favore dell'aborto volontario Foto: Reuters

In Irlanda l'aborto è illegale e punibile con 14 anni di detenzione, tranne per rare eccezioni in cui la donna in attesa sia a rischio concreto di vita. Nel 2013 è stata introdotta una modifica alla legge che tra le situazioni a rischio include anche la minaccia di suicidio e il disagio psichico della donna.

Tre anni fa l'Irlanda, tramite referendum, aveva legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, provvedimento che ha causato scalpore nel paese. Nonostante il potere della Chiesa cattolica si mostri in crescente declino, questa ha scelto di mantenere la propria posizione e incoraggiare i cittadini a votare "no".

Il movimento "pro-life" si oppone alle misure proposte per modificare il sistema attuale, ovvero l'interruzione volontaria di gravidanza ammessa fino alla 12-esima settimana, fino a 24 settimane per grave rischio di salute della donna, ed eccezioni per le malformazioni. Permessa inoltre l'obiezione di coscienza, il medico sarà però obbligato a trasferire il caso ad un altro specialista non obiettore.

Alcuni sondaggi prevedono un vantaggio di circa 10 punti percentuali dei "sì" rispetto ai "no", 44 per cento contro 34 per cento, sarà quindi determinante la scelta degli indecisi, il 22 per cento. A favore dell'abolizione dell'attuale legge soprattutto la popolazione dei centri urbani, nelle zone rurali la maggioranza sembrerebbe contraria al provvedimento. I risultati del referendum verranno resi noti domani.