Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni

"L'economia crescerà in modo robusto quest'anno e il prossimo, e le prospettive sono migliori delle attese per due fattori: un rimbalzo più forte del previsto, e l'impulso del Recovery Plan”. Sono dati incoraggianti quelli contenuti nelle previsioni economiche di primavera della Commissione europea, illustrati a Bruxelles dal commissario all'economia Paolo Gentiloni.
“Oggi per la prima volta dall’inizio della pandemia stiamo vedendo l’ottimismo prevalere sull’incertezza” ha detto il commissario all’economia, “non ne siamo ancora fuori, ma il futuro è nelle nostre mani: l'incertezza resterà elevata finché la pandemia pesa sull'economia, ma i rischi sono considerati ampiamente bilanciati”.
Il primo elemento di ottimismo sono le cifre sulla campagna vaccinale, con i contagi in calo in tutta Europa, le misure restrittive progressivamente allentate e riaperture in vista dell'estate, ma anche l’avvio ormai prossimo del Recovery fund, che dovrebbe dare la spinta decisiva al continente verso la ripresa con un impatto stimato fino a 3,5 punti.
Alla luce di questo andamento la Commissione ha rivisto al rialzo le stime: “Ci si attende che il Recovery spinga la crescita di circa l'1,2 per cento rispetto al Pil del 2019 nel periodo 2021-2022” ha detto Gentiloni, precisando però che alle stime sfuggono effetti indiretti, che saranno generati dal rafforzamento degli investimenti e dalle riforme del Recovery. L'economia europea si espanderà del 4,2 per cento nel 2021 e del 4,4 nel 2022, quella della zona euro crescerà del 4,3 quest'anno e del 4,4 l'anno prossimo: un incremento di un punto rispetto alle stime di febbraio.
Un risultato determinato dai risultati della campagna vaccinale e dall’approvazione del Recovery plan, ma anche dal rimbalzo più forte del previsto nell'attività globale e nel commercio.
L’inflazione, ha aggiunto Gentiloni, rimarrà sotto controllo, mentre alcuni paesi vedranno il debito pubblico salire, in particolare Francia, Italia Grecia Cipro e Portogallo, ma l’indebitamento comincerà a scendere dal 2022.
I dati sono stati commentati anche dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, che ha sottolineato come il Recovery plan “aiuterà la ripresa e sarà un vero punto di svolta nel 2022, quando aumenterà gli investimenti pubblici al livello più alto in oltre un decennio: fino a quando non raggiungeremo un terreno solido — ha aggiunto — continueremo a fare tutto il necessario proteggere le persone e mantenere a galla le aziende”.

Alessandro Martegani