Secondo i criteri epidemiologici attualmente in vigore nell'UE, quasi l'intero continente è in zona rossa, tra i paesi però ci sono grandi differenze. Per questo motivo la Commissione europea ha proposto l'introduzione della zona rosso scuro per le aree con il maggior numero dei contagi, ovvero con un'incidenza di oltre 500 contagi ogni 100 mila persone nel periodo di 14 giorni.
Il commissario per la Giustizia ha presentato a Bruxelles le nuove linee guida: a causa dell'aumento delle infezioni da coronavirus, soprattutto quelle dal nuovo ceppo più contagioso rispetto a quello originale, è necessario diminuire i rischi legati ai viaggi, ha affermato. Anticipando una nuova mappa del contagio il commissario ha affermato che tra i Paesi Ue che "presentano zone ad alto rischio" figurano Portogallo, Irlanda, Paesi Baltici e Slovenia, nonché parti di Spagna, Germania, Svezia e di alcuni paesi dell'Europa orientale e centrale. Sulla lista anche alcune regioni italiane: oltre la Provincia autonoma di Bolzano, a rischio anche Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
Nel caso di viaggi urgenti, la Commissione ha proposto un test prima dell'andata e la quarantena dopo il ritorno. "Il primo consiglio è quello di non viaggiare", ha detto il commissario per gli Affari interni.
La Commissione europea sta inoltre lavorando per istituire un registro dei trasferimenti dei vaccini fuori dall'UE con l'obiettivo di capire se le case produttrici stiano consegnando altrove i vaccini destinati ai Paesi dell'Unione. Bruxelles conta di mettere in campo il registro, denominato "schema di trasparenza", nell'arco di una settimana.


E. P.

Foto: EPA
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