Foto: EPA
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Occhi puntati oggi sul voto ungherese, che secondo gli ultimi sondaggi dovrebbe vedere il partito Fidesz del primo ministro Viktor Orban in vantaggio insieme al suo partner di coalizione KDNP (Partito Popolare Democratico Cristiano). Segue l’alleanza a sei partiti dell’opposizione: DK (Coalizione Democratica), Jobbik, MSZP (Partito Socialista Ungherese), PM (Dialogo per l’Ungheria), LMP (Partito dei Verdi Ungherese) e Movimento Momentum che si sono riuniti a sostegno di Péter Márki-Zay, il loro candidato a primo ministro, che ha goduto di ben cinque minuti per presentare la sua candidatura sulle tv nazionali, a causa del regolamento imposto ai media dal governo.

La campagna elettorale si è quindi giocata a partire dal lavoro sul territorio e secondo gli analisti determinanti per la vittoria di una o l’altra formazione potrebbero essere i voti degli indecisi, specialmente gli elettori di età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Nel caso l'attuale maggioranza venga riconfermata per Orban sarebbe il quarto mandato e la sua nomina è certa visto che Il premier in Ungheria è scelto dal presidente della Repubblica, il quale nomina poi a sua volta i membri del suo gabinetto, mentre il Parlamento unicamerale è composto da 199 seggi, i cui membri durano in carica 4 anni. Alla presidenza del paese è stata, infatti, posta qualche settimana fa Katalin Novak, una fedelissima del premier ungherese che quindi in caso di vittoria appoggerà sicuramente il suo mandato.

Indipendentemente da chi otterrà la vittoria, il nuovo governo dovrà affrontare una situazione non semplice vista l’alta inflazione, causata dalla pandemia e dall’aumento dei prezzi dell’energia.

Barbara Costamagna